La miscela di canapa e calce è un materiale biocomposito ottenuto dalla combinazione brevettata della parte legnosa dello stelo, ovvero il canapulo, ed un legante di calce naturale con aggiunta di acqua e microorganisimi probiotici.
Rende inoltre superfluo l’utilizzo di diversi materiali sintetici aiutando così a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, e data la riciclabilità della calce e la biodegradabilità della canapa risulta essere un materiale che non crea problemi di smaltimento.
L’uso della canapa miscelata con la calce ha iniziato a diffondersi nell’industria edile nei primi anni ’90. Sembra che tuttavia fosse una tecnica già conosciuta ed utilizzata circa 1500 anni fa. Già nei tempi antichi la calce veniva largamente utilizzata per le sue proprietà fungicide, ignifughe e di protezione dagli insetti.
È stata proprio la Canapa, mescolata a calce e argilla, a permettere agli affreschi delle Grotte di Ellora di sopravvivere all’azione erosiva del tempo, della condensa e dell’ossidazione.
Più recentemente, l’uso del biocomposito di calce e Canapa si è diffuso in Francia per la conservazione degli edifici medievali. Il biocomposito è stato scoperto come soluzione per i danni causati dall’utilizzo improprio del cemento, in quanto il riempimento prima veniva coperto con intonaco a base di cemento e l’intrappolamento dell’umidità all’interno causava il rigonfiamento del riempimento e il distaccamento dell’intonaco.